X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



May in the summer

Pubblicato il 3 settembre 2013 da Filippo Baracchi

VOTO:

May in the summer

May Brennan è una donna di successo: è intelligente, è attraente, ha riscosso grande successo con il suo libro appena pubblicato, e sta per sposare Ziad, un eminente accademico di New York. Appena tornata in Giordania per sposarsi nella città natale, Amman, la sua vita apparentemente perfetta inizia a incrinarsi. Sua madre Nadine, una donna testarda convertita alla chiesa evangelica, disapprova Ziad, che è musulmano, e quindi non intende partecipare alla cerimonia. Le sue sorelle Dalia e Yasmine hanno ricominciato a comportarsi come adolescenti ribelli. E suo padre Edward, che si è appena risposato, tenta maldestramente di farsi perdonare. Costretta a confrontarsi con le ferite provocate dalla separazione dei suoi genitori e con l’inevitabile scontro tra i valori del mondo passato e quelli del mondo moderno, May dovrà mettere in discussione il senso che sta prendendo la sua vita.

Cherien Dabis, già pluripremiata ai festival Sundance, Berlino e Clemont-Ferrant, e autrice del suo primo lungometraggio Amreeka selezionato al Sundance e alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes (premio FIPRESCI), dirige in modo maturo il suo secondo film, costruendo una storia corale nel quale è anche protagonista.
Le contraddizioni e la crisi della protagonista sono fuori da qualsiasi retorica e rendono bene la frattura interiore.
La Giordania è un mondo in cui apparentemente nulla è cambiato (notare la fotografia monocromatica) in cui le relazioni mantengono un tradizionalismo che alimenta pregiudizi e stereotipi religiosi e culturali.
Il contesto risulta dunque ben rappresentato e verosimile, e attraverso l’humor che ben rende le contraddizioni del paese, interessa e coinvolge lo spettatore fino alla fine.

Il film forse risulta più adatto per un pubblico femminile e se avrà una distribuzione in Italia questa potrà essere per l’emittente televisiva.


CAST & CREDITS

(May in the summer); Regia: Cherien Dabis; sceneggiatura: Cherien Dabis; fotografia: Brian Rigney Hubbard; montaggio:Brian Rigney Hubbard; musica: Carlo Siliotto; interpreti: Cherien Dabis, Alia Shawkat, Nadine Malouf, Ritu Singh Pande, Hiam Abbass, Alexander Siddig, Bill Pullman; produzione: Displaced Pictures, Anonymous Content, Durga Entertainment; origine: Stati Uniti, Qatar, Giordania, 2013; durata: 98’


Enregistrer au format PDF