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PARIS JE T’AIME

Pubblicato il 23 maggio 2006 da Salvatore Salviano Miceli


PARIS JE T'AIME

Nel cercare di catturare le atmosfere e le suggestioni suggerite da ogni quartiere parigino, i venti registi, protagonisti del progetto, si muovono seguendo il filo conduttore di un amore declinato nella sua accezione più ampia. I diciotto brevi episodi che ne scaturiscono riflettono in modo assai personale, dunque, la visione di una città che non si tira indietro, ma, al contrario, mostra di trovarsi assolutamente a proprio agio, davanti l’occhio della macchina da presa.
Paris Je t’Aime, questo il titolo del film, finisce per risultare abbastanza gradevole anche se la costruzione ad episodi, alcuni dei quali non proprio irresistibili, non agevola sempre una narrazione che, a tratti, pare perdere la sua fluidità. L’idea di accostarsi e di raccontare scorci della capitale parigina si basa su un tipo di rappresentazione fortemente evocativa. Ogni singolo regista ha cercato di catturare l’aria di Parigi attraverso piccole storie di vita di protagonisti comuni, sfruttando ciascuno il proprio stile ed il personale modulo narrativo.
Il film, come già detto, finisce, però, per risentire della scarsa vena creativa di alcuni dei partecipanti al progetto. Gus Van Sant, ad esempio, firma un episodio ben lontano dal coinvolgere, insistendo su di una costruzione dei personaggi troppo poco incisiva ed alquanto retorica. Da segnalare, invece, Tuilleries la cui firma è quella graffiante e sottilmente ironica dei fratelli Coen, abili nello sfruttare le suggestioni spaziali di un ambiente, la metropolitana, che diventa qui luogo di incontri e di fraintendimenti. Giocando con il linguaggio ed abusando di uno Steve Buscemi la cui espressività e bravura si riconferma film dopo film, i due geniali registi danno vita a quello che di gran lunga è l’episodio migliore per incisività, intuizione e compattezza narrativa.
Sulla loro scia è giusto citare anche il lavoro del canadese Vincenzo Natali che si lascia trasportare in una breve ma intensa storia d’amore tra un’attraente vampira ed un turista il cui volto appartiene ad Elijah Wood. L’episodio si segnala per la leggerezza oltre che per l’originalità della rappresentazione. Alexander Payne si muove, invece, al confine tra ironia e malinconia. Negli occhi della sua protagonista, dona vita ad una Parigi molto personale in cui gli improvvisi attimi di felicità succedono, ma solo per pochi istanti, ad una dolce quanto profonda amarezza figlia ed emanazione di una solitudine che Margo Martindale, brava interprete, combatte cercando di esorcizzare in ogni modo.
Grandi le interpretazioni di Bob Hoskins e Fanny Ardant nell’episodio girato da Richard Lagravenese. Protagonisti di una storia d’amore in cerca di nuovi stimoli, si muovono sulla scena costruendo una magica alchimia.
Ma è Gérard Depardieu a regalare l’emozione maggiore. Rivedere sul grande schermo, anche se per cinque quantomai, in questo caso, brevi minuti, Ben Gazzara e Gena Rowlands, autrice anche della sceneggiatura, duettare in lingua originale rappresenta un regalo per tutti e, in special modo, per chi non ha dimenticato le lezioni ed il cinema di John Cassavetes.


CAST & CREDITS

(Id.) Regia: Ethan Coen "1er Arrondissement" Joel Coen "1er Arrondissement" Nobuhiro Suwa "2e Arrondissement" Olivier Assayas "3e Arrondissement" Gus Van Sant "4e Arrondissement" Gurinder Chadha "5e Arrondissement" Frederic Auburtin "6e Arrondissement" Gérard Depardieu "6e Arrondissement" Sylvain Chomet "7e Arrondissement" Vincenzo Natali "8e Arrondissement" Richard Lagravenese "9e Arrondissement" Tom Tykwer "10e Arrondissement" Raphael Nadjari "11e Arrondissement" Isabel Coixet "12e Arrondissement" Christopher Doyle "13e Arrondissement" Alexander Payne "14e Arrondissement" Christoffer Boe "15e Arrondissement" Walter Salles "16e Arrondissement" Daniela Thomas "16e Arrondissement" Alfonso Cuarón "17e Arrondissement" Bruno Podalydes "18e Arrondissement" Oliver Schmitz "19e Arrondissement" Wes Craven "20e Arrondissement" Emmanuel Benbihy; soggetto: Tristan Carne’, Emmanuel Benbihy; sceneggiatura: Vd. regia; produzione: Victoires International, Pirol Stiftung, Openpictures AG, X-Filme Creative Pool; origine: Fra, Ger; durata: 120’.


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