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Tom a la ferme

Pubblicato il 6 settembre 2013 da Giampiero Francesca

VOTO:

Tom a la ferme

È un incrocio di anima e carne il cinema di Xavier Dolan, di corpi e spiriti, di entità che si trovano e scontrano. Un gioco di contrasti che il giovanissimo regista canadese declina, ancora un volta, nel delicato Tom a la ferme; divergenza e collisione di culture, di tradizioni, di costumi ma anche di corpi e vite.

Due mondi opposti, quasi appartenenti ad universi paralleli, quelli di Tom, giovane pubblicitario, e della famiglia del suo defunto compagno. La città, la realtà metropolitana da cui proviene il protagonista di Tom a la ferme, nulla sembra infatti avere a che vedere con le atmosfere rurali in cui si trova catapultato per prender parte alle esequie del suo amato. Ma la distanza che separa questi due mondi non si limita certo ai panorami agresti o ai grattacieli. È quella culturale la barriera più profonda che divide il giovane creativo dai parenti del suo compagno. Una distanza che Tom non poteva forse nemmeno immaginare ma con la quale dovrà, anche fisicamente, confrontarsi. Tom porta infatti con se, nella piatta e retrograda campagna canadese, il segreto di una relazione inaccettabile ed inaccettata per una comunità così tanto lontana da lui. Un segreto che non può essere rivelato, coperto da una ben più innocua bugia. Ma portare questo fardello significa affrontare le conseguenze, fisiche e morali, che questo comporta. Quello che si sviluppa nell’incontro/scontro fra questi universi è una dialettica di anime che si affrontano e compenetrano l’un l’altra. Nascono così dinamiche inattese, in cui le paure, i pregiudizi, le preclusioni del fratello del suo defunto compagno finiscono per confondersi con l’amore profondo di Tom, quasi mal celando, anche nei momenti più duri, qualcosa in più della semplice repulsione. Nel viaggio in una campagna aspra e dura si cela così la (vana) ricerca delle proprie radici, della propria natura originaria.

Con un tocco sapiente, da navigato regista, nonostante la giovanissima età, Xavier Dolan dipinge questo intreccio di esistenze. Mettendo in secondo piano i caratteri più estremi, ma mantenendo sempre vivi i suoi temi più cari, il regista costruisce un thriller dell’anima di grande fascino. Forse ancor più forte perché velata, quasi coperta dai campi di mais, la sua ricerca di identità, la sua leggera battaglia per trovare un proprio posto nel mondo appare quanto mai efficace. Deliziosamente diretto e garbatamente interpretato dallo stesso Xavier Dolan, alter ego di Tom forse anche lui in cerca delle proprie radici, Tom a la ferme è la dimostrazione di quanto non sia necessaria un’esperienza decennale per riuscire a coinvolgere, emozionare, commuovere il pubblico in sala. Prendendo a piene mani dai suoi maestri e al tempo stesso rinnovando la sua già compiuta filmografia il regista di Lawrane anyways realizza con questa pellicola un tassello importante della sua opera, un segno tangibile della sua straordinaria maturazione artistica.


CAST & CREDITS

(Tom à la ferme); regia e sceneggiatura: Xavier Dolan; fotografia: Andrés Turpin; montaggio: Xavier Dolan; interpreti:Xavier Dolan, Pierre-Yves Cardinal, Lise Roy, Evelyne Brochu, Manuel Tadros, Jacques Lavalléé, Anne Caron; origine: Canada, Francia 2013; durata: 105’


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