Under the skin
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Jonathan Glazer ha dimostrato di essere un filmmaker innovativo, capace di cogliere più volte delle sfide originali. Proveniente dal videoclip (Radiohead, Richard Ashcroft, Massive Attack, Blur), nel quale è cresciuto e formato, ricevendo fama internazionale, Under the Skin dimostra di essere un ritorno al lungometraggio dopo diversi anni (quasi dieci, visto che l’ultimo film Birth - Io sono Sean era stato presentato a Venezia 61).
Under the Skin prende l’idea del romanzo omonimo di Michel Faber, per sviluppare un percorso percettivo e sensoriale suggestivo.
Nel ruolo della protagonista c’è Scarlett Johansson che indossai panni di una seducente aliena che attraversa la Scozia uccidendo uomini e osservando senza troppo interesse la vita degli umani.
Il film rimane però vittima del classico errore: chi ha detto che basta avere un immaginario originale per fare un film? Prima di tutto c’è bisogno di una storia e di una narrazione all’altezza per costruirlo.
Glazer sembra peccare proprio nella trasposizione del libro di Faber: circa due ore di film nel quale non accade nulla di particolare in termini narrativi, in cui la sterilità ha il sopravvento.
Lo stile di Glazer si può definire minimale e postscientifico. Una miscela di fantascienza, virtualità e postmodernità, composta in questo caso da suggestioni horror.
Glazer però non si muove da questo e sembra cadere molto presto vittima del fenomeno videoclip: l’idea coglie l’attenzione dello spettatore. Ma se questa idea è ripetuta per oltre cento minuti di film o è costituita da un insieme di idee forse l’effetto noia su qualunque spettatore, amante o meno dell’immaginario del regista, ha il sopravvento.
Peccato perché il romanzo di Faber poteva essere un’occasione per offrire di più ai propri fan e collezionisti, un film degno del genere e iniziare a compiere un salto di qualità anche nel lungometraggio. Purtroppo rispetto a Birth - Io sono Sean, nel quale come protagonista c’era una convincente Nicole Kidman, Glazer non riesce a spingersi oltre a ciò che di lui conoscevamo già: un video artista, ma non un regista degno di nota.
(Under the Skin); Regia: Jonathan Glazer; sceneggiatura: Walter Campbell, Michel Faber, Jonathan Glazer; fotografia: Daniel Landin; montaggio: Paul Watts; musica: Mica Levi; interpreti: Scarlett Johansson, Paul Brannigan, Krystof Hádek, Jessica Mance, Scott Dymond; produzione: Film4, FilmNation Entertainment, JW Films, Nick Wechsler Productions, Scottish Screen, Silver Reel, Uk Film Council; origine: Gran Bretagna, 2013; durata: 104’
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