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Layla Fourie - Concorso
“Una delle poche cose, anzi forse la sola ch’io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal”. La non troppo dolorosa nascita di Adriano Meis rivela che neanche questo è vero, ma a Mattia Pascal, anche se “defunto” rimane (...)
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La religiosa
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Gold - Concorso
Unico film tedesco di tutto il concorso, Gold merita se non altro per questo un po’ di attenzione. Ma non solo: perchè il regista è Thomas Arslan, classe 1962, ex brillante promessa del “nuovissimo cinema tedesco” post-riunificazione, (...)
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The necessary life of Charlie Countryman - Concorso
É uno strano rapporto quello tra la Berlinale e il cinema americano: forse per mantenere fede alla sua fama di festival impegnato, che sostiene soprattutto cinematografia punitiva da terzo mondo o Europa Orientale, confina accuratamente (...)
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Molto forte, incredibilmente vicino
Diciamolo subito e togliamoci il pensiero: Stephen Daldry non dà il meglio di sè quando trae film da romanzi. Il che, agli occhi dei suoi ammiratori almeno, è un’ osservazione un po’ forte, dato che tre dei suoi quattro film (eccettuato (...)
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Cesare deve morire
Aveva forse ragione Vittorio De Sica quando diceva che in Italia ci sono 60 milioni di attori e che non servono i professionisti? L’affermazione, anche se ovviamente paradossale e provocatoria, ci torna alla mente nel vedere l’ultimo (...)
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Just the Wind
Tra il 2008 e il 2009 in Ungheria sono stati commessi numerosi atti di violenza nei confronti della comunità rom. Delle 55 persone coinvolte, 6 sono rimaste gravemente ferite e 5 sono morte e i sospetti sono attualmente sotto processo. (...)
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Postcards from the Zoo
Gli animali ci guardano? Finalmente un po’ di poesia sembra aleggiare sulla Berlinale 2012. A spruzzare di leggerezza un concorso decisamente poco esaltante e soprattutto pesante come un macigno, é Kebun Binatang (Postcards from the Zoo) (...)
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Knockout- Resa dei conti - Perchè no
Forse perché due film all’anno sono troppi (questo e Contagion), forse perché ne sono annunciati già altri tre (Magic Mike in post produzione, Behind the Candelabra e The bitter pill in preproduzione) Soderbergh aveva bisogno di prendersi (...)
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Home for the Weekend
La malattia, soprattutto quella dell’anima, sa essere terribilmente insaziabile, in materia di attenzioni. Per vendicarsi di questa mancanza, vera o presunta che sia, può diventare anche terribilmente manipolatoria e ricattatrice e (...)